Gli errori ortografici di ChatGPT esistono: l’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI cade spesso in fallo non solo nella produzione dei contenuti ma anche nel seguire le regole di una corretta scrittura.
ChatGPT per ora può comprendere e produrre testo in modo simile a come lo farebbe un essere umano, analizzando il contesto di una conversazione e rispondendo in modo pertinente. La sua fonte è internet ma non è in grado di accedere ai dati in tempo reale o navigare su internet autonomamente, quindi non può fornire notizie aggiornate.
Spesso genera risposte obsolete, sbagliate, inappropriate e incomplete. Nei testi medio lunghi non riesce a dare coerenza ai concetti espressi e si ha l’impressione che i contenuti siano ripetitivi, vuoti, poco geniali e creativi. Non essendo un essere umano non può formulare pareri critici, giudizi morali e opinioni personali derivanti dall’esperienza.
Ma per quanto riguarda le regole della scrittura non dovrebbe avere problemi, dato che la grammatica è un universo ben stabilito e preciso. In realtà, non è così! Ho scoperto tre errori ortografici di ChatGPT e te li spiego di seguito.
3 errori ortografici di ChatGPT
Prima di tutto ti racconto un aneddoto del mio percorso di istruzione. Quando ero alle elementari avevo un docente di italiano molto severo ma davvero bravo, il maestro Tonino. Era il secolo scorso e non c’erano tutte le accortezze di oggi verso gli alunni: per questo il maestro Tonino era solito sbattere il dizionario di italiano sulla testa dei miei compagni (solo di sesso maschile) che commettevano errori di qualunque tipo nei testi di italiano.
Questi erano momenti di grande ilarità per il resto della classe e non credo che il colpo fosse molto forte, dato che anche il malcapitato rideva. In ogni caso si tratta di metodi di insegnamento che oggi non si potrebbero replicare.
Gli errori ortografici di ChatGPT avrebbero sicuramente portato il maestro Tonino a utilizzare il dizionario di italiano come mezzo di educazione poco diplomatico!
1. La D eufonica
La d eufonica è quella che troviamo nelle forme “ed” e “ad”. Ecco qualche esempio: “ad allevare”, “ad entrare”, “ed era andato”, “Carlo ed Elisabetta”.
La d in questi casi non ha nessuna funzione particolare, se non quella di creare un bel suono quando la congiunzione “e” e la preposizione semplice “a” sono davanti ad un’ altra vocale. In tal modo si evita la sequenza di due vocali consecutive che sono difficili da leggere e generano una “cacofonia”.
In tempi più remoti la d eufonica veniva usata anche con la congiunzione “o” ma oggi è caduta in disuso. Inoltre non sempre si usa la d eufonica con “e” ed “a” davanti a vocale e la scelta dipende dal nostro buon senso.
ChatGPT fa fatica ad utilizzare la d eufonica e spesso nella lettura dei suoi testi si nota palesemente la mancanza di questo espediente della grammatica italiana.
Per maggiori dettagli sulla d eufonica puoi leggere l’approfondimento sul sito della Treccani.
2. Il sostantivo “Paese” con la P minuscola e l’espressione “se stesso” nella forma inusuale
La parola “paese” va scritta con la p minuscola se riferito ad una cittadina. Invece, se è riferito ad una nazione, si scrive con la P maiuscola per indicare uno Stato.
Purtroppo ChatGPT non ha ben presente questa regola e spesso parla di Paesi nel senso di nazioni usando la P minuscola.
Puoi leggere un approfondimento sull’utilizzo delle maiuscole sul sito della Treccani.
Anche l’espressione “se stesso” viene riportata da ChatGPT con l’accento, ovvero “sé stesso”. L’Accademia della Crusca e la Treccani precisano che non esiste una regola universale, ma è comunque utilizzata maggiormente la formula senza accento. Inoltre la versione non accentata viene riportata come corretta dai testi di grammatica italiana.
Per approfondimenti Se stesso / se stesso sul sito della Treccani.
3. Ripetizione delle stesse parole nella stessa frase
Questo non è proprio un errore ortografico ma è una svista che viene spesso segnata come errore nei compiti di italiano: la ripetizione della stessa parola nella stessa frase. Oppure in frasi consecutive molto ravvicinate, tanto che la ripetizione risulta evidente ad una lettura ad alta voce.
Tonino, il mio maestro di italiano ci esortava ad utilizzare sinonimi delle parole per evitare le ripetizioni. Se questo non era possibile dovevamo pensare a riformulare le frasi per renderle leggibili e comprensibili senza la ripetizione. ChatGPT commette spesso questo sbaglio, il che è molto strano dato che dovrebbe avere accesso ad un vocabolario sterminato di sinonimi.
Probabilmente con il tempo gli errori ortografici di ChatGPT andranno scomparendo, man mano che questo modello di linguaggio aumenterà il suo bagaglio di informazioni. Ma nel frattempo voi quanti errori di scrittura avete notato nelle risposte offerte dalle intelligenze artificiali?