Il narcisismo sui social network nasce dalla ricerca di approvazione e dalla costante apprensione per come ci vedono gli altri. Queste tendenze sono state amplificate e portate alle estreme conseguenze negli ultimi decenni con l’utilizzo di internet. I social network hanno trasformato profondamente il nostro modo di interagire e hanno anche alimentato nuove forme di comportamento psicologico.
Oggi oltre il 75% della popolazione mondiale utilizza qualche tipo di piattaforma di social media e bassi livelli di narcisismo sono frequenti, normali e del tutto innocui. A tutti noi piace apparire più belli e amati nelle foto che postiamo, anche per mantenere un ricordo felice a noi stessi e ai nostri amici e familiari. Ma quando si parla di “narcisisti” ci si riferisce ad individui in cui i tratti narcisistici hanno raggiunto livelli esagerati e non controllati.
Cerchiamo di capire meglio cosa significa narcisismo sui social, le differenze tra narcisismo digitale e narcisismo da social network e come riconoscere e affrontare il narcisismo patologico.
Da dove deriva il termine “narcisismo”
Il termine “narcisismo” deriva dal mito di Narciso, raccontato dal poeta Ovidio nelle “Metamorfosi”. Narciso è un giovane di straordinaria bellezza ma incapace di amare chiunque altro se non se stesso. Molte persone si innamorano di lui ma Narciso rifiuta tutte le attenzioni, restando distaccato e insensibile.
È famoso l’incontro di Narciso con una delle sue fan più sfegatate, la ninfa Eco.
Questa divinità aveva distratto la dea Era mentre suo marito Zeus intratteneva altre ninfe, permettendo loro di fuggire. La dea Era, dopo essersi accorta del tradimento, decise di infliggere ad Eco una punizione esemplare: non poter più parlare pronunciando frasi complete. Eco poteva solo ripetere le ultime parole dette da altri.
L’approccio di Eco con Narciso, raccontato nel mito, è reso tragico e comico allo stesso tempo, perché Narciso non capisce quello che Eco gli dice, resta indifferente al suo affetto e la respinge. Colpita dal dolore per il rifiuto e incapace di sopportare l’umiliazione, Eco si ritira nelle grotte e nei boschi. Gradualmente, il suo corpo si dissolve fino a scomparire completamente, lasciandola ridotta ad una mera voce. Sopravvive solo come un’ombra di se stessa, ripetendo per l’eternità le parole degli altri, senza mai poter esprimere i propri sentimenti o pensieri.
Anche Narciso non fa una bella fine, perché la dea Nemesi decide di punirlo per il suo comportamento insensibile verso gli altri. Un giorno Narciso si avvicina ad una fonte d’acqua limpidissima e cristallina e vede il proprio riflesso. Confuso dalla maledizione di Nemesi, si innamora perdutamente di quell’immagine, senza capire che è la propria. Non si stacca più da quel luogo, smette di nutrirsi e muore vicino alla fonte, incapace di separarsi dal proprio riflesso. Secondo altre versioni invece cade in acqua cercando di abbracciare l’immagine di se stesso e muore annegato.
Dopo la sua morte, al posto del suo corpo nasce un fiore, il narciso, simbolo di vanità e amore per se stessi. Il mito di Narciso viene spesso interpretato come un monito contro l’eccessiva autostima che può isolare l’individuo dalle relazioni autentiche e portarlo all’autodistruzione.
Il narcisismo secondo Sigmund Freud
Nel 1914, Freud pubblicò un saggio intitolato “Introduzione al narcisismo”, in cui approfondisce il narcisismo come parte della sua teoria della psiche umana. Freud distingue due forme di narcisismo: narcisismo primario e narcisismo secondario.
Il narcisismo primario è uno stadio iniziale dello sviluppo psicologico del bambino, durante il quale l’energia libidica è diretta verso il proprio corpo. In questa fase, il bambino si ama completamente e non ha ancora sviluppato un concetto di “altro”. Per questo è considerata una fase normale del processo di sviluppo.
Il narcisismo secondario si verifica quando, nell’età adulta, una persona ritira la propria energia libidica dagli altri e la reindirizza su se stessa. Questo accade spesso in risposta ad una delusione o ad difficoltà nelle relazioni interpersonali. Il narcisismo secondario può manifestarsi come un atteggiamento patologico, dove l’individuo si concentra eccessivamente su sé stesso, cercando costantemente ammirazione e riconoscimento dagli altri.
Il narcisismo è parte del normale funzionamento della psiche e permette all’individuo di migliorarsi costantemente. Ma un eccesso di narcisismo può portare a disturbi psicologici, come la ricerca di approvazione continua e la mancanza di empatia verso gli altri.
Che cosa significa narcisismo sui social network
Vivere nel mondo dei social media ha contribuito all’aumento del narcisismo soprattutto tra i giovani, mettendo in luce comportamenti di ricerca eccessiva di approvazione e attenzione attraverso le piattaforme online. Gli utenti con comportamento narcisistico tendono a pubblicare contenuti che esaltano la loro immagine, foto e status che mettono in risalto i loro successi, aspetti fisici o stili di vita, spesso non corrispondenti alla realtà. Si sentono a loro agio solo presentandosi in modo esagerato e filtrato per apparire meglio di quanto non siano nella realtà.
L’obiettivo è ottenere like, commenti, follower, visualizzazioni, messaggi diretti e altre forme di riconoscimento da parte degli altri. Questi utenti sono motivati da un desiderio profondo di sentirsi speciali e riconosciuti. E i social network permettono loro di ottenere facilmente e immediatamente dei segnali di apprezzamento, che convalidano l’immagine di sé.
La differenza tra narcisismo digitale e narcisismo da social network
Sebbene i termini siano talvolta usati in modo intercambiabile, esistono alcune differenze tra narcisismo digitale e narcisismo da social network.
Il narcisismo da social network si manifesta nel comportamento narcisistico attraverso i social media. Include attività come la cura maniacale del proprio profilo e la condivisione eccessiva di selfie e contenuti che enfatizzano la propria immagine. La ricerca di approvazione passa attraverso metriche di engagement come like e commenti e il bisogno di ottenere conferme e feedback positivi.
Si usa invece “narcisismo digitale” come termine più ampio per indicare tutte le manifestazioni del narcisismo attraverso la tecnologia digitale. Questo può includere non solo i social network, ma anche altre forme di presenza online come blog personali, siti web, email e forum.
Da cosa nasce il narcisismo sui social network e quali sono i tratti caratteristici
Il narcisismo sui social network può nascere da diversi fattori e lo si nota da alcuni comportamenti. Possono esserci problemi nelle relazioni sociali reali. Le persone con bassa autostima, ansia, insicurezze, vita isolata, mancanza di connessioni autentiche nella quotidianità possono cercare di compensare queste mancanze attraverso i social. Nelle piattaforme online, che raccolgono miliardi di utenti in tutto il mondo, c’è sempre qualcuno che può manifestare interesse e attenzione per i loro contenuti e questo li fa sentire apprezzati.
Sui social network, hanno il controllo su come appaiono e su ciò che condividono, costruendo un’immagine curata e ideale che può gratificare il loro ego.
Questo però si traduce spesso in un aggravamento dei problemi sociali: di fronte a commenti negativi o alla mancanza di interazioni positive questi individui sviluppano reazioni eccessive o difensive. Possono anche dedicare del tempo a giudicare i post e i contenuti degli altri per far sembrare che non sono all’altezza. Oppure possono condividere continuamente sfoghi e lamentele per ottenere attenzioni e per gonfiare l’immagine di sé.
Anche il tempo di utilizzo è un indice di narcisismo se associato agli altri fattori elencati prima. Essere continuamente connessi per creare questa immagine irreale di se stessi porta via molto tempo della giornata, il che si traduce in una dipendenza assidua dai social.
Quando il narcisismo sui social è patologico e come uscirne
Il narcisismo sui social network diventa patologico quando influisce negativamente sulla qualità della vita dell’individuo e sulle sue relazioni.
Il bisogno compulsivo di feedback positivi può influire sul benessere emotivo e psicologico e creare problemi nella comunicazione e nelle relazioni. Oltre alla dipendenza da approvazione esterna e alla difficoltà nelle relazioni interpersonali possono manifestarsi impatti negativi ben visibili come ansia, stati depressivi o bassa autostima. Se erano già presenti prima, possono acuirsi.
Per affrontare il narcisismo patologico sui social network il primo passo è sviluppare maggiore consapevolezza della situazione. È importante riconoscere e i comportamenti narcisistici, sia nelle proprie azioni che in quelle degli altri.
Anche stabilire limiti di tempo per l’uso delle piattaforme e concentrarsi su attività che non siano legate alla ricerca di approvazione online può fare la differenza.
Il narcisismo sui social network è un fenomeno complesso e spesso è di grande aiuto rivolgersi ad un terapeuta o un consulente. Esplorando le radici del problema e lavorando su strategie per migliorare se stessi, si può ottenere maggiore controllo, slegandosi dal riconoscimento esterno e costruendo un’immagine di se stessi più realistica e coerente.
Il lato positivo dei social network
Se è vero che i social network tengono a far emergere i nostri tratti narcisistici, ciò non sempre porta a conseguenze negative o a stati patologici. Molti studi rivelano che i social media migliorano la connessione con le altre persone, aumentano l’autostima e la motivazione a perfezionarsi, danno sostegno e spinta a raggiungere obiettivi e aspirazioni.
Il narcisismo alle estreme conseguenze porta ad una mancanza di empatia verso gli altri. Ma una sana dose di narcisismo conduce gli utenti a proporsi come sostegno per gli altri, guida, fonte di ispirazione e coraggio attraverso video, messaggi, testimonianze e commenti.
È possibile quindi indirizzare i nostri comportamenti sui social network verso un narcisismo sano, per promuovere la fiducia in se stessi, il miglioramento personale e la capacità di ispirare gli altri. Condividere esperienze positive, motivare, educare o semplicemente connettersi con gli altri può contribuire a creare una comunità di supporto.
La sana autostima, la gestione equilibrata dell’immagine di sé e la capacità di connettersi con gli altri in modo autentico si traducono quindi in un narcisismo funzionale che aiuta gli individui a migliorare la propria vita e quella degli altri.
Fonti:
“Is Social Media Turning Us Into Narcissists?” September 6, 2023 | General Mental Health, Self-Esteem, Social Media & Mental Health
“The link between narcissism and social media” – GlobalData Thematic Intelligence – November 29, 2023